Negli articoli precedenti abbiamo definito  auto-centralità l’atteggiamento di chi, dal momento che si sente l’unico in grado di risolvere una questione per lui aperta, si percepisce “al centro” della questione che gli dà noia e quindi si muove per risolvere – in prima persona o meno, lo vedremo – la condizione di fastidio, dolore, paura che vive.

Nella vita di un imprenditore o di un libero professionista sono moltissime le situazioni come queste: un Dipendente che non collabora come dovrebbe (o non lo fà più come una volta), un Cliente che d’improvviso ha cominciato a piantar grane, un competitor o una catena di low-cost che apre nella tua città, il compagno o la compagna di vita che “non capisce il sacrificio che faccio”, i sensi di colpa che nascono quando a volte si pensa ai propri figli…nella vita di un imprenditore o di un libero professionista ci possono essere decine di situazioni che non vanno come si vorrebbe, che danno dolore, che danno preoccupazione.

In mezzo a queste situazioni, se sei un imprenditore in qualche modo consapevole e desideroso di migliorare la tua vita, hai solo due possibilità:

1- ritenendo di non poterci fare nulla, accetti pedissequamente, ed allora cominci a lamentarti ed inevitabilmente ti avviti in una spirale distruttiva;

2- te ne prendi la responsabilità e cominci a fare qualcosa. All’inizio non è tanto importante cosa, è importante muoversi con il desiderio di poter risolvere la situazione.

Da consulente di impresa credimi se ti dico che, nella stragrande maggioranza dei casi, individuare cosa fare per risolvere la situazione non è manco complicato.

Ma tu, immerso nel fare quotidiano, schiavo inconscio di abitudini e schemi fissi appresi nel tempo e mai messi in discussione, la soluzione non la vedi.

E cominci pian piano a pensare di non poterci fare niente. E continui pian piano a lamentarti. E finisci pian piano col perdere energia.

(te ne accorgi perchè tutto ti sembra molto più faticoso di prima, anche le attività che un tempo ti piacevano e ti accendevano).

Ma se una volta, solo una volta di fronte ad un problema, o ad una situazione che non và come desideri, piuttosto che trovare giustificazioni che ti suggeriscono perchè è così, provi a chiederti cosa puoi fare per risolverla, come puoi comportarti per cambiarla, potresti sperimentare una forza nuova: è la forza che nasce quando intuiamo che possiamo fare qualcosa.

E’ il sapore del potere, è il sapore di chi sa che può, e si muove per fare.

Un sapore incredibilmente forte, una sensazione così liberante che ti porterà a riproporre questo atteggiamento sempre più spesso, rendendo il lamento non solo inutile, ma addirittura fastidioso.

Solo una volta, prova solo una volta. Ed assapora questa sensazione di potere.

Se pur volendo non riesci, contattami. Lo faremo assieme.